lunedì 9 febbraio 2015

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"All'osteria" (L. Piani - 1984)
Siete mai stati a Sanremo? Io si, qualche anno fa, e sono rimasto molto deluso.
Diciamo che peggio di lì ho visto solo la zona portuale di Nizza. 
Ci sono palme, mare, un po' di spiaggia e un po' di fiori a spiegare perché il festival canoro che vi si svolge è chiamato, appunto, "dei fiori".
Questo per dire che spesso la vita è così: se proprio non ci trovi niente dello spettacolare con cui la descrivono, almeno te la puoi ricordare per qualche fiore sparso qua e la'.
Scusate per quest'attacco alla Woody Allen, ma mi piaceva troppo per non farlo.
L'Osteria da Milone che apre oggi non ha mete, traguardi da raggiungere, obiettivi. 
C'è e basta.
Non è un vero e proprio diario, ma ci va vicino, perché al diario si confessa tutto; io non ho niente da confessare, al massimo da raccontare.
La cosa bella è che io posso scrivere ciò che voglio, anche se nessuno me lo chiede, e se poi a qualcuno interessa, meglio così; altrimenti non ci ha rimesso nessuno.
Per chi non mi conosce vengo fuori da un'esperienza settennale di un altro blog. È quasi come esser stato sposato ed esserne uscito un attimo prima di perdere la voglia di continuare a vivere insieme (o a bloggare, in questo caso). La tipica "crisi del settimo anno" a ben pensarci.
Quello che volevo raccontare era la mia vita, quel che è stato, come e (forse) perché. 
Nelle mie intenzioni dovrebbe essere qualcosa di terapeutico, che mi riappacificherà con il mio passato. Ma non mi faccio grandi illusioni: ci provo e basta. Come dicevo un po' più su: non ho mete, traguardi, obiettivi.
E non solo quel che è stato, ma anche quello che è in questo momento: cronache da un accadimento esistenziale, insomma.
E magari rovistando qua e la' spunterà fuori quel che sarà, anzi vorrei fosse.
Mi sembra di non avere grandi pretese, insomma. 
Di una cosa, però, sono sicuro: vorrei trovare un senso.
Un senso a ciò che è stato, un senso al presente, una motivazione al futuro.
Il "che sarà" magistralmente proposto da Fossati, Daniele, Mannoia... e che non sfiora minimimente il festival di quel posto lì, quello dei fiori sparsi.
E così il cerchio si chiude e il blog si apre.
Benvenuti all'Osteria da Milone.


L'oste Juan

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- trovate la foto del qudro di copertina qui, nella pagina dell'autore.
- Tutta la pagina è in costruzione, anche la copertina e l'impostazione. Si accettano suggerimenti.

4 commenti:

  1. Eccomi! Sono il primo cliente? Mi siedo a questo tavolo, va bene? Un Ginseng... ma buono eh? Che il bar di Gigi ha chiuso e io non so più dove andare! Ma... un momento! Io la tua faccia l'ho già vista. Ci conosciamo forse? :-)

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. beh, mi hai concesso un'intervista qualche tempo, e anche allora eravamo seduti ad un bar, forse era quello di Gigi? Benvenuto e complimenti per essere stato il primo! Non si vnce niente, ma vuoi mettere la soddisfazione?! È come andare a sanremo e avere la fortuna (?!) di essere sordo!

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