sabato 20 giugno 2015

Arcani vs Bacone - parte I (racconto)


E sì... la storia non comincia nel migliore dei modi...

Eccomi qua con un altro... riciclo!
Beh non è proprio una cosa così brutta dai..., diciamo che sto rispolverando vecchi racconti del vecchio blog, in attesa di proporre la nuova mercanzia.
Questa volta tocca ad un lavoro scritto a quattro mani con l'amico Ariano ormai nel lontano 2013 (gli anni passano a velocità doppia quando si supera una certa età!).
In effetti, a ripensarci, questo racconto lungo un po' più di 6mila parole non ha un titolo vero e proprio. Semplicemente era Arcani Vs Bacone. Un crossover".
Chi conosce me e Ariano sa che Arcani è un suo personaggio, un detective privato molto sui generis che, se fosse per lui, se ne starebbe volentieri a casetta sua a poltrire. Purtroppo la vita lo va spesso a trovare e lo coinvolge in ciò che sa fare meglio: il caos!
In questa avventura si trova a conoscere il Commissario Bacone, che invece è un personaggio, altrettanto sui generis, creato dalla mia voglia di non fare niente.
Ne viene fuori un'indagine più divertente che poliziesca ma che, a mio modesto parere (e ci mancherebbe: l'ho scritta anch'io!) vale la pena di leggere.
Il sistema usato è quello per cui ognuno ha scritto la parte riguardante il 'proprio' personaggio e poi insieme abbiamo fatto l'editing finale.
Il racconto è stato pubblicato anche su Lulù e protetto da Standard Copyright License.
Ora basta parole e andiamo ai fatti!
   

Arcani Vs Bacone. Un crossover

1
Vercelli, 13/12/2010
“Allora, che dobbiamo fare con questi due?”
“Geremì, aspettiamo che viene o’ commissario. È meglio che ci parla lui con quei uaglioni”.
In una stanzetta, i due uaglioni si guardano attorno con stati d’animo diversi.
Giorgio “er bisonte” ostenta calma. Sta seduto su una sedia malconcia che pare destinata a crollare sotto il suo ragguardevole peso, ma lui – braccia incrociate e gambe divaricate a V – non se ne preoccupa. È a suo agio. Smorfia di sfida, sguardo strafottente, ha l’aria di un veterano ormai avvezzo a trascorrere il lunedì all’interno di un commissariato di polizia.
Andrea Arcani invece non condivide questa fermezza. La testa gira costantemente, gli occhi schizzano in ogni direzione senza pause e senza neppure una logica osservativa: scivolano nervosi su ogni centimetro di parete. Il calendario, le scrivanie piene di fogli, gli uomini e le donne con la divisa da puffi che ogni tanto transitano davanti alla porta della stanzetta... tutto scorre nelle iridi di Andrea in modo confuso. Le gambe si accavallano e si scavallano di continuo, le mani tambureggiano sul bordo della sedia.
So’ solo dieci minuti che stamo qui dentro, però già riesco a capì la gente che vota pe’ i leghisti”.
Il commento è stato formulato con un’intonazione che richiederebbe una replica – a sostegno o eventuale diniego – ma Arcani riesce solo a concedere uno sguardo torvo. Giorgio è una cosa assurda: si trovano in un commissariato, sono sospettati di omicidio, rischiano di fare un bel tuffo in una piscina olimpica riempita di merda, e lui a cosa pensa?
… alla gente che vota per la Lega Nord!
Mi sembra ovvio: mica ci sono problemi più assillanti al momento, NOOO! La situazione in cui si trovano è tranquilla, tranquillissima, potrebbero pure mettersi a giocare a carte già che ci sono!
“Pensaci bene” insiste Giorgio. “Stamo nel buco der culo der Piemonte, manco Torino, stamo propio in mezzo alla pianura padana, però alzi l’orecchie e senti: ‘Uè uagliò, Gennà, Pasquà, aro sta Esposito?’… Cioè, praticamente Forcella. Ce credo che poi la gente si incazza e vòle caccià a tutti”.
“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere per non mandarti affanculo” replica Andrea.
“Eh daje, non t’aggità! Vedrai che se risolve tutto”.
Arcani non è convinto. TAP TAP TAP, continua a tambureggiare sulla sedia, a rimirare tutto senza guardare nulla, e intanto cerca di capire come caspita è riuscito a infilarsi in questo caos.

5 commenti:

  1. Fai bene a riutilizzare cose che sarebbero altrimenti perdute. Anch'io sto riciclando quel che posso dal mio primo blog, anche se poi, in fase di editing, cambio molte parti di testo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in questo caso non toccherò niente, perché è un lavoro fatto insieme ad Ariano, ma quando ho ripubblicato "Il Poster" mi son divertito a vedere i cambiamenti di stile, la 'grezzezza' di certe parole ed espressioni che poi ho modificato.

      Elimina